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Lucilla Sacca in catalogue Segnali inquiet
Il sottotitolo del catalogo della personale tenuta nell'ottobre 2002
alla galleria baudoin-lebon di Parigi definisce Joël Ducorroy, artiste
plaquetitien. Effettivamente l'utilizzo della targa é il minimo comun
denominatore nel quale viene ordinato tanto il suo repertorio segnico,
quanto le sue fonti iconografiche. La targa segnaletica costituisce il
filtro che permette di interpretare la poetica dell'artista, poichè
questo codice di comunicazione urbana, onnipresente nel quotidiano fino
a diventare talvolta ossessivo, ha finito per occupare uno spazio
predominante nella sua elaborazione creativa. Un'inventiva colta e
rigorosa che cita le icone più famose della tradizione artistica, corne
i luoghi comuni o i concetti base della cultura e del sapere. Con questo
universo segnico Ducorroy declina il suo vocabolario e domina lo spazio
; uno spazio organizzato seconde una continua trasposizione linguistica,
visto corne il trionfo di un'oggettualità arida e fredda, ma in ultima
analisi non priva di ironia.
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